Negli ultimi anni, il lago è stato dichiarato balneabile e d’estate c’è chi si tuffa. A volte ci sono anche delle competizioni di nuoto, o altri sport acquatici.
Gli accessi pubblici al lago sono:
- all’area attrezzata della baia Grande (vicino all’ingresso del parco naturale, in via Montepirchiriano, angolo via Pontetto);
- in alcuni tratti della passeggiata di corso Laghi. Vicino all’ingresso del Caccia Reale, ci sono degli scalini in pietra che scendono in acqua. Nel tratto fra il circolo velico e il santuario dei laghi, a luglio 2020 è stata invece aperta una piccola piscina naturale, delimitata da boe.
L’area attrezzata della baia grande e i punti di accesso pubblico alle acque non sono sorvegliati, a parte l’assistenza di un bagnino per la piscina naturale, il sabato pomeriggio, dal 4 luglio al 5 settembre, dalle ore 15 alle 18.
Purtroppo, come su altri laghi, ogni tanto compare della schiuma bianca, torbida e diversa dalle acque cristalline.
C’è chi dice che non sia nulla di preoccupante, perché è solo il fenomeno naturale della panna‚ dovuto alla decomposizione delle alghe, altri sostengono invece che sia per qualche scarico che non funziona ancora bene, malgrado i lavori di manutenzione degli ultimi anni.
Al 12/08/20, mi risulta che per le zone Grignetto – Chalet del lago, e baia grande, ma non per altri punti di accesso, si possono controllare i bollettini sulle acque di balneazione in Piemonte, a cura dell’Arpa. I risultati indicano quasi sempre che il lago è balneabile.
D’estate in tanti arrivano al lago Grande per una rinfrescata in acqua, ma sono molti anche i diffidenti, che si limitano a prendere sole sulle sponde.
C’è chi dice che i laghi sono più puliti delle affollate piscine, e chi sostiene che nei laghi ci sono animali selvatici, e le acque non hanno un ricambio come in piscina, o al mare.
A ognuno spetta la scelta se entrare in acqua, oppure no.
Nel lago ci sono i mulinelli? Che io sappia, ci sono correnti d’acqua e vicino alle sponde il terreno può essere melmoso.
L’importante è mantenere la calma. Un giorno, mia madre stava camminando nell’acqua vicino alle sponde, e una gamba le è sprofondata nella melma fino al ginocchio. Si è liberata lasciandosi andare sul dorso. Un mio amico ha invece aiutato una signora con un piede blocato nel fango. La ciabatta che indossava non è stata recuperata, ma la signora, a parte lo spavento, non si è fatta nulla.